Gruppo
Vulkan |
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Trieste – Vienna, traversata integrale in mountain bike, gruppo Vulkan MTB Trieste, 9-14 giugno 2003 Comunicato stampa
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Il gruppo Vulkan MTB Trieste ha effettuato tra il 9 e il 14 giugno la traversata integrale Trieste - Vienna in mountain bike con un furgone d’appoggio logistico al seguito; 585 Km per 7300 metri di dislivello positivo suddivisi in sei tappe e percorsi in 26 ore totali, hanno portato i dieci partecipanti dall’Obelisco di Opicina alla residenza imperiale estiva di Shonbrunn attraverso Carso, Slovenia, Alpi di Kamnik, Carinzia e Stiria seguendo, lungo un itinerario ideale e solitario, le antiche tracce della cultura mitteleuropea. | ||||||||||||||||||
Obelisco di Opicina |
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Amanti della
montagna e della bicicletta, vivendo con il mare a sud e la pianura ad ovest,
siamo naturalmente inclini a disegnare i nostri progetti ciclistici sul
quadrante NE-E-SE, dirigendo volentieri i nostri manubri dal crocevia adriatico
all’estremo lembo alpino o alle dinaridi, verso terre germanofone
o balcaniche, indagando, con il passo lento e attento del ciclista, territori
e culture solo all’apparenza eterogenei, in realtà uniti profondamente
a noi e alla nostra città da fili pazientemente intrecciatisi nel
corso dei secoli. A tavolino, mappa spiegata e matita alla mano, la rotta si dipana verso l’obbiettivo cercando soluzioni il più possibile eleganti ed armoniose.Il progetto Vienna, battezzato significativamente “Radetzky tour”, dirige lo squadretto nautico sulla rotta 035 individuando strade poco trafficate, piste ciclabili e punti notevoli che permettano di valicare rimunerativamente la lunga teoria di quinte montuose che separano il mare dalla vecchia capitale dell’impero asburgico attraverso un comune denominatore storico e paesaggistico. |
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Cartina d'Italia zona E-N-E |
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Partenza lunedì
9 giugno dall’Obelisco, fotografia rituale all’incrocio per
Prosecco sotto la recente targa “Strada per Vienna”, sosta a
Cehovini presso il misconosciuto monumento ad Andreas freiherr von Zhehovin,
“il più valoroso dei valorosi nell’esercito di Radetzky”
come riporta la dedica sul basamento opera del famoso architetto Fabiani;
il monumento, eretto nel 1898, fu sotterrato dagli abitanti del villaggio
nel 1918 al passaggio di quelle terre sotto il Regno d’Italia e riesumato
appena nel 1991 con l’indipendenza della Slovenia. Attraversata Idria, già conosciuta in passato per le sue miniere di mercurio, concludiamo la prima tappa nei pressi di Skofja Loka, già località termale dell’impero e una delle più vecchie città slovene con il bellissimo e ben conservato centro storico medievale. |
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Andreas freiherr von Zhehovin |
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All’inizio
della seconda tappa oltrepassiamo velocemente la città industriale
di Kranj, tagliata dalla Sava; sullo sfondo l’imponente barriera delle
alpi di Kamnik con il Grintovec domina il Seebergsattel, valico sopra la
località turistica di Jezersko e confine naturale e politico tra
Slovenia ed Austria. Stretta di mano con i doganieri e picchiata verso Eisenkappel
e Volkermarkt con i pittoreschi bacini formati dalla Drava; ciclabili solitarie
nella canicola del primo pomeriggio fino a Bruckl per proseguire poi in
salita decisamente verso nord raggiungendo Lolling, nel cuore della Savalpe. |
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Confine Sloveno - Austriaco |
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La terza tappa
ci riserva subito le impegnative rampe del Klippitzthorl, “cima Coppi”
della nostra traversata con i suoi 1642 metri, un dislivello di 800 metri
in 10 chilometri di continua ascesa. Brividi sul filo degli 80 all’ora
nel successivo, lungo toboga che scende verso Bad St.Leonard, poi stradoni
in falsopiano invitano a “treni” dal ritmo sostenuto; lasciamo
a sinistra l’autodromo di Zeltweg per Leoben, proseguendo lungo l’ampia
valle della Mur fino a Bruck. |
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Verso Zeltweg |
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Castello di Thorl |
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Dopo aver lottato con il traffico di Bruck, nella quarta tappa risaliamo l’incassato Thorl Graben che dà accesso all’interessante villaggio di Thorl attraversato da un enorme specchio di faglia e dominato dalla mole di un castello. Scavalchiamo la catena dell’Hochswab scollinando il passo Seebergsattel, poi altra emozionante discesa verso il pittoresco centro turistico di Mariazell famoso per l’imponente cattedrale. Meritato bagno pomeridiano nelle fresche acque del vicino lago. | ||||||||||||||||||
Nella quinta tappa il percorso
si snoda in direzione di St Aegyd lungo tranquille vallate montane alternate
a stuzzicanti colli dove il ritmo improvvisamente cambia; ai piedi dell’ultima
fatica si trova il paese di Rohr Am Gebirge dove “scopriamo”
la sorgente della Kaiserwasse, con annesso albergo dove soggiornò
l’ultimo imperatore. Finale a Pernitz, adagiata nelle colline a SW
di Vienna. |
Sorgente Kaiserwasse |
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La frasca !! |
Sesta e conclusiva tappa attraverso gli ultimi, placidi rilievi collinosi per scendere decisamente, nei pressi di Baden, nella piana viennese; ogni villaggio e piacevolmente caratterizzato dall’internazionale insegna del “frasco” ad indicare una “weinbau”, tipica “osmiza” del posto, chiudendo così, con un’allegra pausa d’assaggio del rosso locale, il cerchio iniziato sulle alture del Carso. | |||||||||||||||||
Il vino in
dosi morigerate rinfranca gambe e spirito, l’obbiettivo è vicinissimo,
il ritmo e il morale sono alti: nel primo pomeriggio di sabato 14 giugno
Riki Segarich, Paolo Pezzolato, Paolo Del Core, Marco Petri, Roberto Tomè,
Christian Vizzich, Daniele Rubesa, Roberto Puccioni, con l’appoggio
di Maurizio Glavina e Robertà Soldà, arrivano davanti i dorati
cancelli di Schonbrunn, nel cuore della capitale austriaca. Sul tavolo ingombro di boccali del bar della foresteria già si delineano progetti futuri. |
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Signori....Schonbrunn !! |
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